“Una nuova fiera dell’arte moderna e contemporanea totalmente dedicata a quel perimetro della pittura, della scultura e delle arti applicate che mantiene uno stretto legame con le tecniche artistiche e con la poetica dei materiali”; questo prometteva Grand Art attraverso il comunicato ufficiale, questo è quello che davvero ho incontrato e sperimentato nel percorso espositivo presso lo spazio The Mall, posto proprio ai piedi della nuova Milano, quella dei grattacieli luccicanti ed avveniristici sorti in anni recenti a Porta Nuova.
The Mall
Il nostro occhio, quello di 1000quadri, è quello che viaggia sulla rete e sui social, un occhio che nell’ultima decade si è fatto una certa idea della pittura contemporanea rispetto alla quale sino ad ora non sembrava esserci corrispondenza nella realtà se non in qualche isolata iniziativa.
Grand Art sembra mandarci un messaggio preciso; non avete preso un abbaglio, la pittura che si muove sul solco della tradizione è ancora viva e vegeta e siamo qui a dimostrarlo, sospinti da un gruppo di prestigiose gallerie provenienti da tutta Italia.
Grand Art è ricchissimo di opere e artisti storicizzati (Balla, Depero, Crali, Carrà, Sironi, Casorati, De Pisis, Guttuso, Sassu, Fiume, Burri, Fontana, Afro, Vedova, Pistoletto e moltissimi altri anche stranieri come Vasalery e persino Von Stuck) ma in questa breve sintesi cercheremo di concentrarci su quei pittori e scultori contemporanei, attivi negli ultimi decenni, meno conosciuti e che abbiamo trovato meritevoli di interesse.
Alfio Giurato è pittore catanese davvero sorprendente. La mia sensazione, davanti alle sue opere per la prima volta, è stata quella di un felice incontro tra Fausto Pirandello e Nicolas De Stael. Un espressionismo mediterraneo che tende alla rarefazione fino anche all’astrazione. La stesura stratificata a spatola costruisce cumuli di materia, ma i volti dei personaggi, ridotti a superfici di colore, non perdono la forza evocativa; anzi mantengono una caratterizzazione psicologica forte che all’interno di una rappresentazione di gruppo acquista una valenza di identità sociale. Una società alienata ma carica di pulsioni dove il singolo lotta per manifestare e rivendicare tracce di una propria individualità. (Galleria Federico Rui, Milano)
Alfio Giurato, Courtesy Galleria Federico Rui, Milano
Finalmente ho avuto modo di ammirare dal vivo un dipinto di Roberto Ferri (Taranto, 1978), pittore che si muove nei territori del barocco. E’ proprio la magia del chiaroscuro caravaggesco che emerge come nobile influenza nella tecnica del pittore pugliese. Inoltre, come il Merisi manifestava la propria trasgressione attraverso un realismo inaccettabile per l’epoca (pensiamo alle donne di strada prese come modelle per opere religiose) anche Ferri spinge sul tasto della provocazione spostandosi però sul territorio di un surrealismo torbido, quasi luciferino, che investe e deforma i modelli sprizzanti di classica energia e bellezza. (Liquid Art System)
Roberto Ferri, Achille. Courtesy Galleria Liquid Art System
Silvia Codagnola è pittrice attiva sin dagli anni ’90. Le opere presenti in fiera trasmettono una profonda capacità introspettiva e si inseriscono nel perimetro del realismo magico. (Galleria Ceribelli, Bergamo)
Silvia Codagnola, Courtesy Galleria Ceribelli, Bergamo
Di Matteo Massagrande, uno dei nostri preferiti, presente con alcune opere presso lo stand di Punto sull’Arte, abbiamo avuto modo di parlare estesamente in occasione della mostra tutt’ora in corso a Varese presso la Galleria Punto sull’arte. Qui la recensione della mostra a Varese
Matteo Massagrande, Portico 2017 Courtesy Galleria Punto sull’arte Varese
Claudia Giraudo è pittrice torinese che si muove nel territorio del fantastico ma l’efficace monogramma col quale firma le sue opere ci fa immediatamente tornare alla realtà: siamo di fronte ad un’artista di notevole perizia dove lo studio cromatico e compositivo sono portati a livelli classici. I soggetti preferiti sono circensi, teatranti, poeti – ci troviamo quindi di fronte ad un campionario di illusionisti della realtà – ma anche bambini che paiono usciti dal mondo delle fiabe ed animali come elefanti ed iguane che compongono un bestiario surreale. (Galleria Punto sull’Arte).
Claudia Giraudo, Courtesy Galleria Punto sull’arte Varese
Ana Kapor è pittrice di origine serba attiva a Roma. La sua è una metafisica delle forme classiche e rinascimentali realizzata con grande perizia tecnica. L’essere umano lascia totalmente lo spazio alle forme architettoniche purissime che prendono forma con una vena surreale in contesti naturali idilliaci. (Galleria Forni, Bologna).
Ana Kapor, Courtesy Galleria Forni, Bologna
Giovanni Iudice (Gela, 1970) dipinge i territori di confine: una spiaggia, una costa, un molo, una finestra. La sua terra, la Sicilia, è terra di confine e confini, terra di conquista, terra di sbarchi. I bagnanti sono colti nei momenti di svago estivo sulle spiagge affollate e assolate, quelle stesse spiagge che accolgono migranti stremati. Il confine diventa un territorio dove la tranquillità è solo apparente. (Galleria Federico Rui, Milano)
Giovanni Iudice, Courtesy Galleria Federico Rui, Milano
L’inglese Alex Lovery concentra la propria attività su paesaggi della costa inglese del sud con risultati minimalisti intrisi di poesia che esaltano un grande senso della composizione e del ritmo. (Galleria Ceribelli, Bergamo)
Alex Lovery, Courtesy Galleria Ceribelli, Bergamo
Terminiamo qui la panoramica anche se moltissimi sono gli artisti di valore sui quali cercheremo di tornare primo fra tutti il giovane Emanuele Giuffrida.
Anche la scultura è presente con diverse proposte e ricordiamo almeno tra gli altri Matteo Pugliese, Alex Pinna e Rabarama.
Matteo Pugliese, Linea, 2017
Grand Art si conferma in definitiva all’altezza delle aspettative e delle dichiarazioni. Un nutrito gruppo di gallerie sembra credere ancora nella bella pittura. E’ un segnale importante. Non si chiede di tornare al passato, ma ridare dignità a spazio a chi ha continuato a muoversi sul solco nobile della tradizione. (Sig MQ)
Foto di 1000quadri